Esistenza
Queste prime quattro opere si riferiscono a quanto ho scritto nel “prologo”.
“Filo” continuo e spezzato: L’ESISTENZA. L’esistenza… e questa parola può essere associata a molte immagini. Arco vitale come metafora dell’evoluzione della vita individuale. Ci porta a riflettere sulla parola “vita” che si sviluppa nella continua realtà. E’ presenza, è esistere. E’ il modo di essere. E la mia opera è questo. E’ narrazione che “si apre e si chiude in un continuo susseguirsi di intrecci”, descrive la “trama” e anche questa parola intende l’insieme degli eventi più importanti contenuti nel racconto dell’ESISTENZA.
L’ESISTENZA è anche una “storia”: la costruisco. Uso il “filo-fascette”, lo giro dentro e fuori e racconto un insieme di vicende e avvenimenti. La storia può essere anonima: fascette/strisce/fettucce/fili – bianchi, avorio o neri: “muti”. Non si conoscono nomi, né come si sono dipanate queste vite individuali, ma s’immagina che nel continuo “intrecciare” a queste corrispondano.